Appassionato, epico, genuinamente incantevole, con un’immaginazione apparentemente sovrumana e un’abilità compositiva che ha sempre spaziato dalle armonie serene ed eteree, a quelle più fragorose… Una genialità che non ha mai avuto freni, un carattere rilassato, ma soprattutto un artista decisamente sbalorditivo…
Vangelis
È anche lui è partito per il suo ultimo viaggio… PAX.
Le cose finiscono, la gente finisce … funziona così fin dal primo accenno di luce, di ossigeno, di buio. La musica, le canzoni, hanno il potere a volte di redimere dal dolore e altre invece di renderlo più profondo e lancinante… dipende dai momenti, dagli stati d’animo, da come affrontiamo. C’è chi perde un figlio, una persona cara, e chi invece lascia oltre un confine la propria vita, la propria psiche…
L’argomento mi impone due brani: il primo é un blues lento, di Eric Clapton, intimo, che si apre col celebre verso «Would you know my name if I saw you in heaven?». Un brano che tratta di paradiso e di sopportazione del dolore e della necessità di andare avanti.
da Rush del 1992
Il secondo brano é più folk rock, e lo scelgo per mia pura affezione, perché é la colonna sonora dei giorni del mio lutto vissuto, e che vivo… un brano dei Death Cab for Cutie, meglio dire che é scritto e interpretato dal solo Ben Gibbard, leader e frontman del gruppo.
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