Un post un po’ così per, farvi saper… gli andazzi miei.
Calcolo probabilistico di incappare in una scelta assolutissimamente sbagliata…
La mia biancheria stesa sta esattamente a nord/est… dove il cielo è ancora tutto da decidere se farsi sopraffare dai nuvoloni che invece se ne stanno da un po’ a borbottare a sud /ovest…
Quanta probabilità ho di cavarmela visto che è ancora umida e c’è il giusto venticello?
NESSUNA… visto che in neanche un minuto si è coperto tutto e ha iniziato a gocciolare… ( a Castrocaro c’è appena stata una bomba d’acqua… ), echecazz! Sempre così a sfidar la sorte! Eppure me l’avevano detto che perseverare è diabolico! In questo caso è co…glion… icoooooo!!! Va a finire che mi tocca rilavare tutto🤬!!
Praticamente è estate! È il primo giorno in cui spalanco tutto, faccio entrare aria e tengo abbassate le zanzariere… Perché le bastarde hanno iniziato a succhiar sangue caldo, come vampire affamate e senza scrupolo alcuno.
Questa è l’ora in cui mi guardo la mia serie televisiva preferita! I Durrells, una serie televisiva britannica basata sui tre libri autobiografici di Gerald Durrell sui quattro anni che la sua famiglia ha passato sull’isola di Corfù…. La storia inizia nel 1935, quando Louisa Durrell, la madre, rimasta vedova da alcuni anni, decide di trasferirsi improvvisamente con tutti i figli, nell’isola greca di Corfù, proprio perché a Bournemouth, in Inghilterra, stanno attraversando problemi finanziari.
Quattro anni in cui ne capiteranno di tutte, una vita da battaglia omerica nel momento in cui tutti insieme inizieranno ad adattarsi alla vita sull’isola e, nonostante la mancanza di energia elettrica, dimostrerà che Corfù è non solo economica, come posto dove vivere ma che sa essere anche un magnifico paradiso terrestre…
La conoscete? Beh, che aspettate!
Canzoncina easy pop per la domenica!
Una cover fatta dal duo Chris Anderson and Tillie Sager, del brano originale di Brook Benton & Dinah Washington – “Baby, You’ve Got What It Takes”, (Un pop Made in America del 1960)!
Secondo me lo sanno, quando è il momento giusto di arrivare alcune canzoni…
All’interno, nel nucleo Volo attraversando la botola Cielo morbido e rosa pieno di nuvole arruffate La radio col volume al massimo C’è un posto negli altoparlanti Dove sento arrivare la tua voce Così coraggiosa e vera Quand’è che ti ho perso di vista? Vieni, scuoti pure la tua catena Fa tutto quello che vuoi, sarai sempre il benvenuto Qui nei corridoi dove eri solito muoverti
Cavalco un rodeo sentimentale Giù dove crescono le ombre Da molto tempo non mi sentivo così Sto vicino alla finestra, attendendo nei giorni C’è un posto negli altoparlanti Dove sento arrivare la tua voce Così coraggiosa e vera Lascia che non ti perda di vista Vieni, scuoti pure la tua catena Fa tutto quello che vuoi, sarai sempre il benvenuto Qui nei corridoi dove eri solito muoverti …
Tratto dall’album All Eternals Deck del 2011
The Mountain Goats è il progetto musicale del cantautore e chitarrista John Darnielle.
I testi di Darnielle sono semplici e pieni di immagini che fanno riferimento alla letteratura classica, alla religione e alle mitologie, ma anche alla cultura pop, all’arte e alla storia. Alcuni brani invece sono vaghi riferimenti al suo patrigno, e con l’album del 2005 The Sunset TreeDarnielle si confessa in modo molto più intimo raccontando proprio della sua esperienza di bambino abusato…
Darnielle ha iniziato a esibirsi sotto il nome di Mountain Goats nel 1991 a Claremont, in California, e ha lavorato come infermiere psichiatrico.
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