Le restrizioni attuali (ma anche quelle precedenti), mi creano una grande insofferenza fisica ed emotiva. Scalcio e non solo verbalmente, brontolando come un animale chiuso in un recinto dalle mura alte e di cemento. Cerco di vivere una quotidianità il più normale possibile, ma spesso e volentieri mi ritrovo più tra le mie quattro mura che ormai mal sopporto anche se colorate, che fuori a prendere aria.. Mi sento di appellarmi “viso pallido” come una volta erano soliti chiamare gli europei i nativi d’America … So perfettamente che non è un paragone felice perché la storia ha toppato in pieno in quel tempo, e chiedo venia ma mi sento un VISO PALLIDO proprio.
Ho bisogno di una visuale diversa, di spazi aperti che non hanno confini, di praterie immense, di montagne rivestite di conifere verdi, di fiumi che vanno verso l’oceano e di un sole che tramonta lento dietro di me ! Ho bisogno di aria frizzante!!!
A domani ! Mi consolo …
1976 album “Fly Like an Eagle”