La vita a volte assomiglia ad un ponte di legno. Funi ed equilibrio, bilancieri e vuoto…
#iorestoacasa
Un polmone musicale… che abbraccia il momento e lascia un po’ di dolce in bocca…
Lui racconta…
“Mi ha ispirato la mia mia vita pastorale, io vengo da quel mondo lì, Alfio è un pastore. Quel mondo semplice, fatto di onestà e purezza, di contatto con la natura. Questo brano è una sorta di satira nei confronti di quelle persone che si sentono di stare più in alto di questi umili personaggi. “Pani e Cipudda” è un elogio a questa semplicità, agli umili, ai dimenticati.
Mi piace miscelarmi, credo sia la soluzione giusta proprio per fare qualcosa di nuovo pur rimanendo legato ai ricordi e alle storie che mai dimenticherò. Penso sia davvero l’unica soluzione, mi piace molto. Io scrivo con la chitarra classica o battente e con il Tamburo ovviamente, poi arriva tutto il resto a stravolgere e rendere puro e arcaico quello che sono.”
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Nei territori musicali in cui si è addentrato, Alfio Antico ha sempre portato il repertorio dell’immaginario popolare della sua terra, la Sicilia. Spesso la forma della sua esibizione prevede musica, poesia, e azione scenica: i brani hanno una sonorità mediterranea e sono ispirati alla tradizione popolare.
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