Premessa…
“”C’è una vita che pende dal suono delle campane . Una musica che ci racconta il tempo, un pendolo infinito che scompare chiudendo la giornata e rompendo le albe. È una voce crescente che emette un segnale acustico ogni ora dopo ogni metà, secco e austero, e che viene consumato allo stesso ritmo. È un suono a dondolo che dice addio con la sua eco già accesa e che improvvisamente si spegne, tace, paralizza … lasciando le ultime note che si fondono con la realtà per lacerarlo, dopo aver dato le ore, in quel momento in le campane iniziano a suonare morte …””
Sapete, tra i circa 3000 sonetti composti dal drammaturgo spagnolo Félix Lope de Vega (1562-1635) c’è un amaro e autoironico catalogo d’amore in cui l’autore prova a spiegare tutto quello che si prova quando si è innamorati. Titolo del componimento è “Sì, credetemi, amore è tutto questo“, e se avete provato l’amore, quello vero, non potete che dar ragione allo scrittore spagnolo del Gran Secolo.
Si, credetemi, amore è tutto questo.
Abbandonarsi, ardire, esser furioso,
tenero, aspro, liberale, schivo,
animoso, accasciato, morto, vivo,
leale, infido, vile, coraggioso;
non trovar fuor del bene agio e riposo,
mostrarsi altero, mite, egro, giulivo,
stizzito, pusillanime, aggressivo,
soddisfatto, adontato, sospettoso;
voltar le spalle al chiaro disinganno,
bere veleno per liquore grato,
scordarsi del profitto, amare il danno;
creder che un cielo è in un inferno entrato,
dar l’anima e la vita ad un disinganno:
quest’è amore: lo sa chi l’ha provato.
Felix Lope de Vega
Ehhh qua il “Boss” è di dovere…
🧡
Una cosa è certa… non sarai mai la suoneria di qualcun’altra🙂 … eccerto che lo so!
Buon martedì !🙂